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Résumé
Storia e cambiamento sociale è la biografia di una metafora. Per più di due millenni il pensiero occidentale ha spiegato l’evoluzione sociale attraverso un’immagine presa in prestito dal mondo degli organismi viventi: la metafora della crescita. Così come una pianta nasce, cresce e muore secondo una sua dinamica interna, lo stesso accade per i fenomeni sociali. Questa impostazione è alla base di quella che Nisbet chiama la teoria “sviluppista”, che ha caratterizzato gran parte delle riflessioni di filosofi, storici, letterati e sociologi, dai greci fino ai giorni nostri. Esiste infatti un nesso molto stretto tra la teoria greca dei cicli e quella moderna del progresso, entrambe figlie della stessa metafora e della medesima concezione della storia come sviluppo verso un fine. Come scrive Sergio Belardinelli nella sua prefazione, «Storia e cambiamento sociale è forse uno dei libri più ambiziosi di Nisbet: un libro che parla di un concetto sociologico fondamentale, il cambiamento sociale, nel tentativo di sottrarlo alla sua interpretazione “sviluppista”. Infatti, il cambiamento sociale non è l’effetto di un principio che opera dall'“interno” della società stessa; scaturisce piuttosto dalla reazione degli individui rispetto a circostanze nuove, “esterne” e, il più delle volte, imprevedibili, che in vario modo irrompono nella vita di una comunità».